I boschi di
Grancereale

Boschi di Grancereale

Grancereale ha aderito alla campagna nazionale “Mosaico Verde” promossa da Legambiente con l’iniziativa “I Boschi di Grancereale”.

Con questo progetto, GranCereale ripristina 6 aree boschive per un totale di 13 ettari di terreno e prevede la messa a dimora di circa 3.200 tra piante e arbusti.

Aumento della biodiversità, stabilizzazione del suolo, riduzione del rischio di propagazione incendi, ripopolamento naturale e ripristino di fruibilità delle aree.

Questi sono alcuni dei benefici raggiunti grazie al progetto.

Val di Sella

Comune di Borgo Valsugana (TN)

Superficie interessata: 2 ha

La Val di Sella è una vallata alpina del Trentino sudorientale, sita sulle Prealpi Vicentine, ed ha una superficie totale di circa 6.000 ha. L’area di intervento, nel Comune di Borgo Valsugana ha intrapreso il percorso di certificazione FSC® (Forest Stewardship Council) ed è vicina a Arte Sella, il parco di Art and Nature.

L’intervento di tutela è stato realizzato all’interno di un’area che ha subito notevoli danni, sia ambientali che alle infrastrutture, a seguito della tempesta Vaia di fine ottobre 2018, gestita dall’associazione culturale Arte Sella. Il progetto ha come obiettivo principale il ripristino del patrimonio forestale danneggiato ed impoverito dalla tempesta. La copertura arborea consoliderà la struttura superficiale del terreno aumentandone la resistenza all’erosione e al rischio di dissesto idrogeologico e favorendo il ripristino ecologico del bosco.

 

Attività realizzate da Grancereale 2019-2020
– Pulizia generale dell’area e accatastamento ceppaie e ramaglie per la messa in sicurezza e il rinnovamento naturale del bosco (favorire la crescita delle piante da seme)
– Triturazione delle ceppaie e della ramaglia lungo il percorso (almeno 20 metri ai lati del sentiero presente) e distribuzione in loco della biomassa per l’arricchimento del suolo
– Messa a dimora di giovani piantine lungo il sentiero

 

Interventi previsti da Grancereale 2020-2021
– Cure colturali comprensive di risarcimento della fallanza, sfalcio delle infestanti
– Manutenzione per 2 anni


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Parco regionale di Portofino

Comune di Portofino (GE)

Superficie interessata: 2 ha

Il progetto di tutela è stato realizzato in un’area di proprietà del Comune di Portofino, in attesa della certificazione FSC® (Forest Stewardship Council), che ricade all’interno del Parco e ha previsto la sistemazione e il ripristino ecologico di un’area forestale danneggiata dalla tempesta di vento che ha colpito la riviera genovese di levante nell’ottobre 2016.

Tutti gli interventi in progetto sono stati realizzati secondo i criteri della selvicoltura naturalistica.

 

Attività realizzate da Grancereale a partire dall’autunno 2019
– Sgombero della superficie dell’area dalle piante abbattute per consentire il rinnovamento naturale e la colonizzazione del suolo da parte delle specie presenti nell’area (quali lecci, carpini neri, ornielli, roverelle, pini marittimi) e ridurre il rischio di incendi che più facilmente potrebbero propagarsi in un terreno con continuità a terra di rami secchi e fusti
– Rimozione piante malate e infestanti
– Ripristino del sentiero

 

Interventi previsti da Grancereale 2020-2021
– Manutenzione per 2 anni


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Parco nazionale Foreste Casentinesi

Comune di Londa (FI)
Area 1 | Località Acquareta
Area 2 | Località Prato Dormi

Superficie interessata: 2 ha

L’intervento di tutela prevede la ricostituzione di due aree boschive, situate nel comune di Londa, attraverso la pulizia del sottobosco e la rimozione delle piante danneggiate, la successiva messa a dimora di giovani piante forestali e le relative attività di manutenzione, a seguito di una forte nevicata del novembre 2017che ha provocato gravi danni alla foresta di pino silvestre con diffusi stroncamenti e sradicamenti. Le attività pianificate vanno ad integrare un progetto già in essere co-finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana.

Le aree individuate si trovano all’interno del territorio del Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, un’area di 420 ettari che ricade nel Complesso forestale regionale di Rincine, in provincia di Firenze, che ha un’estensione complessiva di circa 1.448 ha nell’Appennino tosco-romagnolo ed è gestito dall’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve.

Da dicembre  2019, il Complesso forestale regionale di Rincine, oltre alla doppia certificazione PEFC e FSC® (Forest Stewardship Council), ha ottenuto anche la certificazione FSC® per i servizi ecosistemici per le categorie Carbonio e Servizi Ricreativi (turismo, fruizione). Per quest’ultima è la prima realtà in Italia ad averla ottenuta.

 

Attività realizzate da Grancereale 2019-2020

– Attività di taglio,allestimento e cippatura delle piante di conifere danneggiate

– Conservazione di tutte le latifoglie presenti e delle specie sporadiche, al fine di favorire la biodiversità

– Rimozione delle piante danneggiate e sgombero della ramaglia dall’area

– Preparazione del suolo per il rimboschimento

– Messa a dimora di giovani piantine

– Protezione delle giovani piantine dal morso della fauna selvatica

 

Interventi previsti da Grancereale 2020-2021

– Cure colturali comprensive di risarcimento della fallanza, sfalcio delle infestanti

– Manutenzione per 2 anni


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Parco regionale Valle del Treja

Comune di Mazzano Romano (RM)
Area 1 | Comune di Mazzano Romano
Area 2 | Cascate del Monte Gelato

Superficie interessata: 2 ha

Il Parco Regionale Valle del Treja è un’area protetta del Lazio, compresa nei territori del comune di Calcata (VT) e Mazzano Romano (RM), con una superficie di 628 ha ed è percorsa dal fiume Treja.

Le aree oggetto degli interventi presentano numerosi e complessi problemi di dissesto, dovuti alla scarsa qualità delle rocce di tufo, alla presenza di fenomeni di frana in atto e/o potenziali, al ruscellamento incontrollato delle acque superficiali e alla presenza di vegetazione infestante che contribuisce ad accelerare fenomeni di fratturazione delle rocce vulcaniche presenti.

 

Attività realizzate da Grancereale a partire dall’autunno 2019
– Pulizia ed eliminazione della vegetazione infestante
– Consolidamento dei versanti tramite biostuoia in fibra vegetale (juta) per stabilizzare terreni poveri di sostanza organica e soggetti ad erosione meteorica
– Attività di contenimento dello scorrimento delle acque piovane superficiali
– Messa a dimora di giovani arbusti

 

Interventi previsti da Grancereale 2020-2021
– Manutenzione per 2 anni


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Parco nazionale del Gargano

Comune di Monte Sant’Angelo (FG)

Superficie interessata: 2 ha

L’intervento di gestione ha interessato un’area di proprietà del Comune di Monte Sant’Angelo all’interno del Parco Nazionale del Gargano ed è gestita dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano. Il Parco Nazionale del Gargano è una delle aree protette più estese d’Italia: comprende la Comunità Montana del Gargano, la riserva marina delle isole Tremiti, la Foresta Umbra e grazie alla sua conformazione morfologica offre un habitat ricco di biodiversità.

I boschi interessati dalle attività di tutela e gestione sono a prevalenza di conifere risalenti agli anni ’60 e di origine naturale a prevalenza di Leccio. La necessità principale di questo ecosistema è quella della prevenzione incendi: gli interventi realizzati sono stati finalizzati alla riduzione dei rischi di incendi boschivi ed assumono particolare rilevanza dal momento che l’area si trova in prossimità della Foresta Umbra, una foresta millenaria, patrimonio dell’Unesco, che rappresenta il polmone verde del Parco.

 

Attività realizzate da Grancereale a partire dall’autunno 2019
– Diradamenti dal basso
– Predisposizione di fasce parafuoco
– Eliminazione di alberi pericolanti
– Potature sul secco e spalcature
– Reintroduzione di specie autoctone tipiche della macchia mediterranea attraverso la messa a dimora di giovani piantine

 

Interventi previsti da Grancereale 2020-2021
– Manutenzione per 2 anni

 


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Parco nazionale del Pollino

Comune di Latronico (PZ)

Superficie interessata: 2 ha

L’intervento interesserà un’area di proprietà del Comune di Latronico all’interno del Parco Nazionale del Pollino e appartenente alla rete Natura 2000.

L’area, situata in località Malboschetto, in prossimità del Monte Alpi, è attualmente occupata da specie alloctone introdotte dall’uomo in passato (come il pino nero) con l’obiettivo di ripopolarla, ma che non si sono adattate alle condizioni locali, determinando l’impoverimento del bosco. L’intervento sarà finalizzato dunque alla reintroduzione di specie autoctone per favorire la ricolonizzazione naturale del bosco.

 

Attività previste da Grancereale dalla primavera 2020
– Ripulitura dell’area dalle specie infestanti per favorire il naturale ripopolamento attraverso la diffusione dei semi
– Rimozione delle piante a terra e della necromassa laddove presente in quantità eccessiva
– Messa a dimora di giovani piantine selezionate tra le specie autoctone, come ad esempio: Pino Loricato (già presente sul Monte Alpi), Abete Bianco dell’Italia Centro Meridionale (specie Abies Alba), Carpino Bianco.
– Manutenzione per 2 anni

 

Attività realizzate da Grancereale 
– Avviata attività di progettazione e iter autorizzativi.


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